Non rinunciare al pane
Sempre più persone vengono da noi perché ritengono di non poter più mangiar pane. Si sentono appesantite e hanno la sensazione che la fetta di pane che hanno appena mangiato gli “lieviti in pancia”. E' una cosa che accade molto spesso, e crea molto disagio.
Infatti per chi è appassionato al buon cibo, rinunciare ad un alimento antico e legato alla nostra tradizione come il pane viene vissuta come una grande privazione. Ed è comprensibile, come si fa a resistere al profumo di pane appena sfornato? Eppure molto spesso le persone sconsolate dopo innumerevoli prove e tentativi, rinunciano a mettere il pane a tavola pensando di non riuscire a digerirlo.
Come lavoriamo il pane
Se ti riconosci anche tu nella descrizione qui sopra, sappi che noi ti capiamo benissimo! Il fatto che tu non riesca a digerire il pane in maniera corretta, nella maggioranza dei casi, non è colpa tua! E' la maniera in cui è fatto il pane che a te dà un sacco di problemi. In poche parole, cambi pane, risolti i problemi. Ed è proprio per rispondere a questa esigenza che abbiamo scelto di panificare con il metodo delle lente lievitazioni.
Un pane a lenta lievitazione è molto più digeribile e leggero di un pane fatto seguendo il metodo dei classici panifici che puoi trovare intorno a te. Avremmo potuto anche noi fare come tutti gli altri, scegliere la velocità di esecuzione ed il basso costo di produzione, invece abbiamo voluto andare in controtendenza. Come ogni cosa fatta bene, è il tempo che determina il tutto.
Dare il giusto tempo alla farina di maturare, permettere agli enzimi che si trovano naturalmente presenti nella farina di lavorare e scomporre tutti i nutrienti, questo significa ottenere un pane digeribile con un maggiore sviluppo di aromi.
Abbiamo scelto di dare “tanto tempo” al nostro pane rispetto alla “velocità” dei giorni nostri perché crediamo che per tante persone che non danno importanza alla qualità del cibo, ce ne siano molte altre che hanno il diritto di avere qualcuno che sia all’altezza delle loro richieste.
E tu da che parte stai?